sabato 11 marzo 2017

26/02/2017: Festa del Cross. Nove (VI)

"La prova del Nove".
Era atteso, questo appuntamento, da parte di tutto il gruppo dei crossisti del G.P.avis Taglio di Po.
La stagione comincia a migliorare e alle rigide mattinate delle prime edizioni di Gennaio oggi si è sostituito un tiepido ma deciso sole.
Gianluca si è offerto di farci da autista dopo aver caricato Enrico e Patrizio abbiamo puntato la prua in direzione NOVE, ridente paesino  della provincia di Vicenza.
Una volta individuata, non senza qualche difficoltà, la zona deputata per la gara, abbiamo parcheggiato nelle vicinanze e ci siamo organizzati per le operazioni pre-gara. Uno spiazzo a pochi metri dalla partenza ci è sembrato perfetto per stendere il nostro telo cerato e creare la "base operativa" del gruppo, che nel frattempo di era infoltito con altri crossisti che arrivavano alla spicciolata.
Pochi minuti per saggiare il terreno e tentare un cambio chiodi volante ed è già giunta l'ora dello start.
Il campo di gara, ricavato nel greto del fiume brenta, è davvero meraviglioso. Magari non troppo tecnico con una sola salita/discesa di qualche metro, ma ricco di curve e insidie di ogni tipo.
Gianluca e Patrizio mi guardano con lo sguardo di chi ha un conto in sospeso. L'essere arrivati dietro la domenica precedente a Massa Fiscaglia li infastidisce non poco, e meditano una rivincita da consumare tra l'erba ed i picchetti di Nove.
Il Gian decide che stavolta sarò io a fare l'andatura, mentre Patrizio, che millanta da anni la sua propensione per gli sterrati, se ne sta, silenzioso e concentratissimo, poco lontano.
Lo start, fragoroso, sembra dare il via alla corsa dei saldi del black Friday di walmart, ed il rischio di rimanere travolti è tutt'altro che remoto.
Troviamo, tutti e tre, il nostro posto nel modo e cominciamo, come al solito, una velocissima gara podistica che è, allo stesso tempo, una lenta guerra psicologica.
Io, stavolta parto forte, Gianluca mi tallona in maniera letterale, assicurandosi che tra di noi non ci sia mai più di un metro d'aria, mentre Patrizio medita una gara di rimonta.
Finito il primo di giro di studio del percorso, comincia la "giostra" dei sorpassi. Piccole accelerazioni per sopravanzare il podista che ci precede, magari prima di una curva per cercare di fare la traiettoria migliore e "rubare" qualche centimetro di tracciato. 
Patrizio è già lontano, per lui la sfida interna è già finita; Gianluca tiene tutto il secondo giro, poi in uno di questi strappi non riesce a tenere il passo e perde qualche metro. La guerra, almeno quella psicologia, miete la seconda vittima.

Enrico fa la sua gara, una volta vinto il timore di arrivare ultimo si piazza sui 5'/km e non molla un secondo. 
Alla fine ci divideranno poche manciate di secondi ma sicuramente ci hanno unito le allegre risate, la ricchissima aneddotica da viaggio ed il "panino onto" che ci siamo concessi in chiusura di mattinata.

Let's Run4Fun








3 commenti:

  1. La definirei una corsa Zen, ascoltarsi e correre per il puro piacere di farlo...cerco di interpretare al meglio la massima del Blog..."tanto io vado piano" e mi riesce pure bene:-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Corsa Zen mi piace molto, come deifinizione.
      Enrico tu sei un Zen-runner.

      Elimina