martedì 31 maggio 2016

28/05/2016: 6^ MOONLIGHT HALF MARATHON. JESOLO (VE)

Sarà la fresca brezza della sera, sarà la mezza giornata di sabato libera con la prospettiva di passare la serata a zonzo per Jesolo come un eterno adolescente, fatto sta che questa Moonlight half marathon mi riserva sempre delle belle soddisfazioni.

Partiamo alle 14 con il cuore carico di patemi data la prospettiva di doverci alzare presto la domenica mattina successiva, per onorare il nostri impegno di "gestione" della gara di Taglio di Po. 
Alla configurazione tipo dei run4fun io, Denis e Cristiano si è aggiunto Nicola, in piena tempesta ormonale da "neorunner" che dopo essersi tanto allenato con costanza e precisione, e dopo un lungo periodo di stop forzato per problemi allo sciatico, torna ad indossare il pettorale e si cimenta con la mezza maratona per la seconda volta nella sua vita.
Il ritiro dei pettorali avviene con inusuale celerità, tanto che arrivo a pensare tra me, che quest'anno l'edizione sia sotto tono rispetto agli atri anni. Poca fila alla consegna dei pettorali, pochissima al ritiro dei pacchi gara, tanto che riesco persino a farmi personalizzare la maglietta (Lo Snupo) ed un orario di "imbarco" sull'autobus per punta sabbioni quasi umano.
Sono stato felicemente sorpreso, invece, di trovarmi al via con 6000, dico, 6000 runners che fremevamo per mettersi alle spalle questi 21k di puro divertimento.

Per competere con la collaudata macchina organizzatrice del gurppo "venice marathon", io ho messo in campo la mia altrettanto collaudata tattica di gara. Prima parte attendista, cercando di portare Denis il più possibile con me a dei ritmi accettabili e seconda parte in "negative split" portando il ritmo ben sotto i 5' al km.
Dopo soli 10 km, il mio socio, infatti mi lascia fare corsa solitaria, una sensazione inspiegabile, questa della solitudine, perché era impossibile percorrere un metro senza essere preceduti, affiancati o seguiti da un altro podista, ma una sensazione che mi ha accompagnato sino al traguardo. Solo con me stesso, con il cervello impegnato in equazioni improbabili, in proiezioni che neanche gli exit-pol alle elezioni osano formulare; sui tempi di arrivo, sulla media al km da tenere, sul ritmo del respiro, su quel dolore provocato, forse, da un calzino infilato frettolosamente.

Chiudo la gara, evidentemente affaticato, come scoprirò dalle foto pubblicate sul sito della TDS, ma estremamente felice per aver tagliato il traguardo alcune decine di secondi prima dell ora e quarantacinque che mi ero prefissato (anche se avevo dichiarato, come al solito, che 1h:45' fosse la mia massima aspirazione).
Dopo aver gironzolato, ed essermi rifocillato e riposato, ho atteso l'arrivo dei miei amici. Nicola corona questa splendida giornata con il suo PB 1.49.48. Mentre Cristiano e Denis finiscono sopra l'ora e cinquanta.
Una cena alternativa in una "griglieria" "fondamentalista", dove patatine fritte, pane, dolci e caffè, sono vietati come il maiale in Palestina, chiude questa bella bella giornata.


Qui la Coppa in una immagine di repertorio
Aspetto la consegna della coppa, che mi spetta di diritto, per poterla esporre per qualche tempo nella mia bacheca.

Let's run4fun













martedì 17 maggio 2016

15/05/2016: 1^ ecomaratona del sale. Cervia (RA)

E'difficile classificare un'esperienza come quella vissuta in questo week end di un Maggio capriccioso.
Una piccola pietra miliare nella mia personale storia di podista è sicuramente stata posta in maniera salda ed irremovibile.
Ma partiamo dall'inizio, di questo fine settimana all'insegna dell'atipicità.
Non so davvero da dove cominciare per elencare le mille cose strane ed inusuali che hanno caratterizzato questa, che più che una gara è stato un "percorso" del corpo, della mente e dello spirito.
Potrei cominciare dal fatto che per la prima volta nella nostra carriera di podisti, sia io che il mio amico Denis abbiamo coinvolto le rispettive mogli, non solo nel ruolo di spettatrici passive, come era già accaduto diverse volte in passato, ma come attrici attive e fattive della "competizione". Passerei poi al tipo di competizione, anzi, di evento. Questa eco-maratona del sale prevedeva, distribuiti nei tre giorni di venerdì, sabato e domenica, una serie di eventi, sportivi e non, che sono culminati nella giornata di domenica 15 maggio, con lo svolgersi concomitante di 4, dico 4, diverse gare su altrettanti percorsi diversi. Una maratona di 42 km, una mezza mezza maratona di 21, una 11 km competitiva, una camminata di 7 ed una inusuale run&bike di 25 km che è stata la gara che ci ha visto protagonisti.


Arrivati a Cervia il sabato precedente la gara, ci siamo concessi una serata di passeggio tra le vie del centro e lungo il porto canale. L'expo, a dire il vero un po'striminzito, era solo una delle tante bancarelle presenti per le strade che offrivano agli avventori ogni sorta di cianfrusaglia o di leccornia.
Una cena in una ristorante di Milano Marittima ed una passeggiata digestiva tra la "movida" della nota località balneare, hanno proseguito la serata del sabato, terminata con un enorme acquazzone che ci ha costretti ad avventuroso un ritorno a casa, impegnati ed evitare i fiumi di acqua che ci si riversavano addosso da ogni direzione.
Le previsioni per il giorno successivo non erano davvero incoraggianti, tutti i servizio meteo promettevano una pioggia insistente almeno per tutta la mattinata di domenica. 
In barba a tutto ed a tutti, la riviera romagnola ci ha regalato, il mattino seguente, una meravigliosa giornata per la corsa, soleggiata ma al tempo stesso non troppo calda. Praticamente il giorno perfetto! 
Un pullman ci ha portati da Cervia (luogo dove era previsto l'arrivo) sino alla chiesa di S.Apollinare in Classe, anzi un paio di km più in là a dire il vero, da lì dopo le rituali pratiche pre-gara, siamo partiti per vivere un'avventura che non avevamo idea di cosa ci riservasse. 
Questo senso di ignoto, di sconosciuto, è stato il filo rosso che ha cucito assieme tutti e 27 (si, perché alla fine sono diventati 27) i chilometri che dividevano la partenza dall'arrivo. 
Sconosciuto il percorso, che si rivelerà meraviglioso, tra valli e pinete,spiagge, argini e canali e che ci ha regalato un susseguirsi ininterrotto di emozioni che hanno coinvolto tutti i sensi, i profumi dei tamerici, gli scorci del paesaggio, i rumori della pineta umida dalla notte precedente.
Sconosciuti gli "avversari" che erano veramente rappresentativi delle più disparate categorie di sportivi, dalle coppie di amici entrambi malati di corsa o bici, fino alle coppie di fidanzati, dove lei o lui si è piegata al suo desiderio di provare anche questo tipo di esperienza. 
Sconosciuti i km percorsi o da percorrere, perché le segnalazioni chilometriche erano inesistenti. 
Incognita persino la nostra reazione o quella delle nostre mogli, che mai prima d'orasi erano cimentate in un evento di questo tipo, a cavallo tra un trial ed una biciclettata, che le portasse a percorrere così tanta strada assieme a noi in sella ad una mountain bike.
Alla fine tutto è stato perfetto e si è svolto come da copione. Denis ha fatto un milione di fotografie, io mi sono sgolato tra risate e "Dai movite!" fino al 20^ chilometro quando sono passato alla mia ormai celebre modalità "insegui, raggiungi, sorpassa". Con il cervello obnubilato dalle endorfine ed ossessionato da un tipo con la maglietta gialla che ci aveva sorpassato qualche decina di chilometri prima ho iniziato una cavalcata solitaria che pensavo fosse di 5, speravo fosse di 3 ed invece è diventata di 7 km.


Arrivato sotto il gonfiabile, dopo aver portato a termine i sorpassi che mi ero prefisso, mi ritrovo decisamente provato ed abbraccio mia moglie che mi ha sostenuto indefessa per tutto il tempo, incitandomi a non molare.

Promossa, quindi, a pieni voti questa esperienza di vita. Arriveremo sicuramente più preparati e meno rapito dalla sorpresa alla prossima edizione che ci vedrà, per quando mi riguarda di nuovo protagonisti per i sentieri del litorale adriatico.
Arrivederci Cervia.

Let's run4fun.