Sembra una fotocopia dello scorso anno... ed in un certo senso lo è.
Come lo scorso anno questa bella competizione ha segnato il mio rientro alle gare dopo una lunga, troppo lunga, sosta; come lo scorso anno una splendida domenica di sole ci ha accolti assieme ad una città festante e ben disposta, nonostante i disagi che una gara podistica che si snoda per le vie del centro, inevitabilmente, porta al traffico ed alla logistica in generale.
Formazione dei run4fun al super completo per questo 2016. Io, Cristiano e Denis accompagnati da Andrea ed Alice, senza nessuna velleità cronometrica dato che ogni uno di noi ha attraversato, a modo suo, un periodo sportivamente piuttosto complicato.
Nonostante ciò l'adrenalina scorre copiosa nelle mie vene, il perché non lo so, ma ho scoperto questa domenica che oltre a non essere il solo che "soffre" di questa strana sindrome(vero Alice!?), la cosa mi fa veramente sentire "vivo e calciante", come cantavano i gloriosi Simple Minds.
Una volta consegnate le borse, scambio quattro chiacchiere con gli amici podisti che, vedendomi con il pettorale spillato sulla maglietta, si sperticano il lodi e pacche sulle spalle con gli occhi spiritati manco avessero visto la Madonna di Lourdes mettersi le dita nel naso.
Al via, Denis, Andrea ed Alice scappano impostando un ritmo diverso da quanto concordato, io resisto alla tentazione di seguirli e mi assesto con Cristiano ad una andatura che ci permette di chiacchierare ma, essendo partiti molto indietro, anche di sorpassare costantemente i runners che ci precedono.
Chiacchiero un po' con tutti. Con il mio compagno di corsa, con altri podisti conosciuti e sconosciuti, con la gente che timidamente si affaccia sulla soglia del portoncino di casa esortando altrettanto timidamente, i propri figli a dare "il 5" ai corridori in transito. Cristiano mi invita con insistenza a far gara per conto mio, rifiuto più vote l'invito sempre con meno decisione fino a rompere gli indugi al 12-esimo km, lasciandolo come se avessi dovuto fare una capatina più avanti per vedere se trovo un amico e poi ritornare di li a poco.
Alcuni minuti dopo trovo Denis; mi avvicino sornione e gli assesto una pacca sul culo ... e una al morale. Chiedo informazioni su Andrea ed Alice, che lui dichiara essere vicinissimi. Prendo quindi il coraggio a "due piedi" e parto al loro inseguimento. Li raggiungo al 17-esimo chilometro, tronfio ma indeciso sul da farsi. Sento che ho ancora qualche cosa da dare, ma nel frattempo ascolto le minacce dei miei piedi... poi vedo i palloncini dell'ora e cinquanta ed il mio cervello va in corto circuito ed entra in modalità "raggiungi e sorpassa".
Incitato da Andrea raggiungo lo sparuto gruppo al seguito dei pacers e, sprezzante del rischio che sapevo di correre, proseguo nella mia cavalcata solitaria verso il traguardo.
Sotto l'arco il mi orologio segna 1h.49'.32" , il mio cuore deborda di gioia e cerco con lo sguardo qualcuno con cui condividere la mia soddisfazione. Trovo Michele che si complimenta con me e poi , via via, tutti gli altri, in un turbine crescente di scambio di tempi in cui l'unica cosa che vuoi è dire al prossimo che sei arrivato ...magari prima di lui.
Che giornata!!
Let's run4fun.
Come lo scorso anno questa bella competizione ha segnato il mio rientro alle gare dopo una lunga, troppo lunga, sosta; come lo scorso anno una splendida domenica di sole ci ha accolti assieme ad una città festante e ben disposta, nonostante i disagi che una gara podistica che si snoda per le vie del centro, inevitabilmente, porta al traffico ed alla logistica in generale.
Nonostante ciò l'adrenalina scorre copiosa nelle mie vene, il perché non lo so, ma ho scoperto questa domenica che oltre a non essere il solo che "soffre" di questa strana sindrome(vero Alice!?), la cosa mi fa veramente sentire "vivo e calciante", come cantavano i gloriosi Simple Minds.
Una volta consegnate le borse, scambio quattro chiacchiere con gli amici podisti che, vedendomi con il pettorale spillato sulla maglietta, si sperticano il lodi e pacche sulle spalle con gli occhi spiritati manco avessero visto la Madonna di Lourdes mettersi le dita nel naso.
Al via, Denis, Andrea ed Alice scappano impostando un ritmo diverso da quanto concordato, io resisto alla tentazione di seguirli e mi assesto con Cristiano ad una andatura che ci permette di chiacchierare ma, essendo partiti molto indietro, anche di sorpassare costantemente i runners che ci precedono.
Alcuni minuti dopo trovo Denis; mi avvicino sornione e gli assesto una pacca sul culo ... e una al morale. Chiedo informazioni su Andrea ed Alice, che lui dichiara essere vicinissimi. Prendo quindi il coraggio a "due piedi" e parto al loro inseguimento. Li raggiungo al 17-esimo chilometro, tronfio ma indeciso sul da farsi. Sento che ho ancora qualche cosa da dare, ma nel frattempo ascolto le minacce dei miei piedi... poi vedo i palloncini dell'ora e cinquanta ed il mio cervello va in corto circuito ed entra in modalità "raggiungi e sorpassa".
Incitato da Andrea raggiungo lo sparuto gruppo al seguito dei pacers e, sprezzante del rischio che sapevo di correre, proseguo nella mia cavalcata solitaria verso il traguardo.
Che giornata!!
Let's run4fun.
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