lunedì 25 maggio 2015

23/05/2015: 5^ MOONLIGHT HALF MARATHON. JESOLO (VE)



Quello che mi accingo a scrivere è il post numero 101. Non ricordo tutte e cento le gare disputate ma sono sicuro che in tutte mi sono divertito, che in tutte ho messo passione, fatica, impegno ma anche gioia di vivere e piacere di stare con gli amici; sono certo che ogni una delle cento competizioni a cui ho preso parte ha scritto una piccola ma preziosa parola nel meraviglioso romanzo della mia vita.


Bene. 
Dopo questo preambolo strappalacrime voglio raccontarvi la mia mezza di Jesolo, gara che mi ha visto partecipare in varie vesti in quasi tutte le sue cinque edizioni, ma che quest'anno mi ha regalato delle soddisfazioni insperate.
Le premesse non  erano delle migliori, da una settimana non facevamo altro che guardare le previsioni del tempo sperando che quelle dannate nuvole con la "goccina" previste per sabato 23 sparissero dallo schermo lasciando il posto ad un bel sole. Come spesso accade, però, quando le aspettative non sono altissime è facile che esca qualcosa di buono sulla ruota della soddisfazione. Ed è stato così che da quello che ci aspettavamo fosse un durissimo e bagnatissimo sabato sera è uscita una delle più belle giornate di sport e divertimento, da che ho memoria di podista.
Partiamo poco prima delle 14:00 carichi di speranze come le nuvole sopra le nostre teste lo erano di pioggia, ma noncuranti e baldanzosi come delle reclute in libera uscita.
Autovettura al gran completo con me alla guida, Denis a fare da navigatore e dietro, strettini ma felici di esserlo, Paolo, Francesca ed uno stanchissimo Andrea. Una volta recuperati Marco e Mike, che viaggiavano su di uno "sprintosissimo" pandino rosso, ci lasciamo cullare dalla radio e dal ritmo dei tergicristalli fino a destinazione senza particolari intoppi.

La lunga fila per il ritiro dei pettorali non ci spaventa, né tanto meno ci preoccupiamo quando ci "rifilano" il pass per l'autobus con stampato sopra un orario talmente improbabile che sarebbe servita la macchina del tempo per salire sul quel mezzo. Facciamo tutto con la calma dei veterani, quelli che, tanto, sanno già come va a finire... e la cosa ci fa sentire veramente bene.
L'unica novità, ed imprevisto per noi, era la nuova zona partenza spostata quest'anno alla diga di Punta Sabbioni, location, questa, a cavallo tra la meraviglia della laguna con vista su Venezia e la desolazione del cantiere del Mose. 
Ci raggiungono di li a poco anche Gianluca, Michele, Enrico, Walter, Emiliano ed altri amici del G.P. Avis Taglio di Po, siamo veramente in tanti questa sera e, fortunatamente, qualcuno lassù ci vuole davvero bene,dato che facendo magicamente smettere di piovere ci risparmia 2 ore di attesa sotto l'acqua, cosa che avrebbe fiaccato il morale del più ottimista e convinto dei runners.

Partiamo in perfetto orario, 4000 cuori che battono all'unisono ogni uno con in testa, e nelle gambe il proprio obiettivo. Il mio è quello di migliorare quell' 1.44.37 dei Dogi, Denis vorrebbe correre una bella gara regolare, senza cedere alla tentazione di fermarsi, Andrea si sente bene e punta al suo personale, Francesca e Paolo non lasciano trapelare nulla.
Mantengo volentieri la promessa fatta al mio amico Denis già da qualche giorno, e così ci troviamo a "veleggiare" senza troppa fatica nella nostra target zone prevista per questa gara tra i 4.45 e i 4.50 min/km. Noto con piacere, ed anche con un pizzico di incredulità, che il mio socio non molla il colpo e con respiro cadenzato e passo spedito mi tallona e spesso mi precede. Il "patto" prevede lo svincolo dalle promesse di mutua assistenza dopo il 15esimo chilometro; conosco bene questa strategia che più di una volta mi ha dato parecchie soddisfazioni anche se non dal punto di vista cronometrico, ed infatti, anche stavolta, arriviamo al momento di fare gara individuale in ottimo stato tanto che nessuno dei due riesce ad allungare in maniera significativa. Sarà il cavalcavia sul fiume Sile, indicato dal programma come il punto più duro del tracciato, a fare da spartiacque nell'evolversi della competizione. Lo affrontiamo entrambi con grinta e vedendo davanti a se uno dei nostri amici del gruppo, Denis accelera per sorpassarlo assestandogli un gancio morale che, scopriremo più tardi, faticherà a smaltire. Io lo marco stretto e durante la discesa ho il timore di vederlo scappare via. Come quando, da ragazzo ero in sella al mio Bravo Piaggio, giro la levetta della miscela su "Riserva" e provo ad assestare una zampata più psicologica che fisica al mio compagno d'avventura impostando un' andatura attorno ai 4.25 min/km. La mossa funziona, Denis rallenta mentre io mi sento letteralmente un treno ad alta velocità lanciato a 300 km/h ed inizio un 4000 con la freccia perennemente  accesa sorpassando, complice una partenza nelle retrovie, decine di corridori. Arrivo al traguardo, inforco la medaglia e dopo qualche attimo torno sui miei passi per vedere l'arrivo di Denis, 56 "lunghissimi" secondi dopo il mio. 

Stanchi ma felicissimi, girovaghiamo un po' per recuperare vestiti e forze, aspettando l'arrivo di Francesca e di Paolo e curiosi di incontrare il nostro "panettiere volante", per chiedergli come abbia concluso la sua gara.
Alla fine Andrea sarà il migliore di tutta la compagine del G.P. Avis Taglio di Po, chiudendo qualche secondo dopo l' 1.29. Stellare! Un 1.44 e spiccioli per Francesca e un soddisfacente 1.47 per Paolo. 
Chiusura con Bio-Pizza, mangiata dopo un involontario scarico defaticante  di altri 3 km per il corso di Jesolo che ho scoperto essere divenuta una sorta di Las Vegas d'italia, dato l'anormale ed esorbitante numero di addii al celibato/nubilato che vi si celebrano.
Arrivederci Jesolo.

Let's run4fun

lunedì 18 maggio 2015

17/05/2015: 1^ Corri in Sacca. Porto Tolle (RO).





Era partito tutto un po in sordina e questa sensazione, a cavallo tra l'esclusività e l'ignoranza ha pervaso tutta questa bellissima giornata trascorsa nel "MIO" delta del Po.

Fatico a fare una cronaca distaccata ed obiettiva di quella che non è stata, e non voleva nemmeno essere, una gara podistica ma un viaggio, una esperienza sensoriale dentro il nostro magnifico delta e dentro ognuno di noi, che ci ha permesso di ritrovare la consapevolezza di vivere, a volte colpevolmente ignari del fatto, in uno dei posti più belli d'europa.

Ci ritroviamo, io e mia moglie, Denis e signora, Andrea purtroppo orfano della moglie, Paolo e Filippo con moglie e figlia,  poco più tardi delle 8 di mattina, nella piazza principale del comune di Porto Tolle. 
Eravamo già stati informati sulla necessità di prenotare con anticipo per poter usufruire dell'escursione nelle acque del grande fiume, piatto forte del ricco programma giornaliero, e quindi con calma abbiamo iscritto noi, mogli e figli, alle rispettive iniziative, chi la corsa di 11 km e chi la camminata di 8.


il viaggio in barca è stato meraviglioso. Complice una giornata di deciso stampo estivo e l'allegra compagnia, l'ora che ci separava dalla partenza situata dietro il comune di Porto Tolle, all'attracco in località Bonelli, è letteralmente volata. Filippo, che in questi luoghi ha lavorato a lungo, ci faceva da cicerone, spiegando a noi e agli altri compagni di viaggio, i posti i nomi dei rami del fiume e le opere idrauliche che incontravamo lungo il percorso. 
Una volta giunti a destinazione la puntuale organizzazione curata dal Gruppo podistico Porto Tolle, ci ha accompagnati fino alla locale azienda agricola dove era stata allestita la partenza.


Saranno 11 chilometri durissimi, corsi sotto un inaspettato sole cocente, mitigati solo dalla bellezza del paesaggio circostante. Come al solito il mr. Hyde che alberga nella mia testa, ha la meglio sul dr. Jakyll e così non riesco trattenermi dal dare tutto quello che posso dare, nonostante la gara sia una non competitiva e che tutti i miei amici decidano di fare corsa assieme. Dopo un avvio cauto, assieme ad Enrico, al quinto chilometro rompo gli indugi e provo ad andare a riprendere qualcuno che mi precede. Dopo due o tre sorpassi non mi rimane che una cavalcata solitaria verso l'arrivo posizionato nella magnifica oasi faunistica di Ca'Mello.
All'arrivo il meritato ristoro e, dopo aver aspettato l'arrivo del resto del gruppo, due ottimi piatti di risotto concludono questa splendida giornata in attesa che l'autobus, messoci a disposizione dalla pro loco, ci accompagni alle nostre macchine.

Un'esperienza trasversale che ripeteremo sicuramente nella prossima edizione, nella speranza che le buone idee anche se talvolta poco valorizzate, possano gettare il seme per nuovi progetti come questo, in un futuro non troppo lontano.

Let's run4fun.