venerdì 24 aprile 2015

19/04/2015:15^ Camminata dell'asparago. Mesola (FE).

La sveglia suona di buon'ora nonostante la domenica, ma devo dire che faccio volentieri questo sacrificio purché il mio piede mi conceda ancora il lusso di infilare le scarpe da corsa e affrontare qualche manciata di chilometri.

La strada da aggredire, stavolta, è quella della ridente Mesola che, come di consueto, complice una bella giornata primaverile, ha organizzato con successo la 15a camminata dell'asparago.

Questa domenica, non voglio pensieri, mi faccio venire a prendere da Andrea e Denis e mi lascio trasportare dalla corrente come una foglia secca in balia dei flutti.
Arriviamo a Mesola con sufficiente anticipo per permettermi di ricucire le mille relazioni social-podistiche che due anni di assenza hanno inevitabilmente, ma non irrimediabilmente, compromesso, nonostante ciò tra saluti e pacche sulle spalle l'ora dello start arriva con sorprendente sollecitudine . 

Il programma, studiato a tavolino con Denis, era quello di mantenere un passo constante fino al settimo chilometro facendo una corsa parsimoniosa, per poi accelerare e dare fondo alle energie residue senza l'obbligo di aspettarsi reciprocamente.
Tutto ha funzionato alla perfezione, corro 7 km assieme al mio "socio" e poi "scalo la marcia" sperando che lui mi segua, cosa che malauguratamente non accade e mi trovo quindi a gestire in solitaria la mia "piccola" rimonta, fatta di colori magliette delle persone che mi precedevano e che puntualmente supero sbuffando come una locomotiva.
Il traguardo sembra non arrivare mai e quando, alla fine, passato il sottopasso lo stradone alberato mi lascia scorgere il gonfiabile della finish-line lo sbuffo diventa un rantolo, do fondo alle ultime energie improvvisando un testa a testa, che vincerò, con il runner che mi precedeva. Fermo il cronometro a 49 minuti e spicci, ben lontano dai 46 e rotti del 2012, ma abbastanza buono per considerare quello di oggi un onorevole rientro sulle brevi distanze.


Denis, che ha mantenuto un' andatura costante arriva dopo pochissimo, mentre il "fornaio volante"  Andrea, che quest'anno sembra proprio appartenere ad un'altra categoria, chiude attorno ai 44 secondi.
Buone corse a tutti.
Let's run4fun!




martedì 14 aprile 2015

12/04/2015: Maratonina dei Dogi: Mira (VE).

La Grande sfida, si è conclusa... e l'epilogo  è stato quello più prevedibile. 

Nessun colpo di scena, nessuna "piece" teatrale, niente risultati a sorpresa. Nonostante gli sforzi di tutti, come dice giustamente il mio amico Cristiano, nella corsa non si può barare, non serve vivere di espedienti o sperare che la nostra buona stella ci permetta di tirare sempre fuori il coniglio dal cilindro.
La corsa, come una metafora della vita, premia l'impegno, la costanza e il lavoro svolto. Per questo l'ordine di arrivo dei tre storici Run4Fun (Denis, Davide, Cristiano) non deve sorprendere.
Denis "Zizza" Laurenti, arriva da un inverno fatto di lunghi, di ripetute e di maratone. Io, al contrario, posso scrivere sul mio personale librettino la sola mezza di Rovigo, mentre Cristiano fatica a ritagliarsi spazi di allenamento con la continuità che sarebbe necessaria per una preparazione meno approssimativa.
Tuttavia la competizione c'è stata davvero  anche se, a dire il vero si è svolta più a livello psicologico che fisico. I trucchetti, talvolta anche sporchi, ancorché innocenti e divertenti di Cristiano hanno allietato i giorni precedenti e tutte le fasi del pre-gara coinvolgendo tutti in un clima di allegra goliardia, che ha stemperato il palpabile agonismo che serpeggiava. 


A lato della sbandierata, acclamata e mediatica sfida ufficiale tra "Lo Zizza" e "Il Bobone" mi sono inserito io, con la celata presunzione che, un passo falso di Denis, famoso per dare il massimo nei primi chilometri salvo poi spesso desistere sulla distanza, potesse permettermi di portarmi a casa il trofeo, che a causa principalmente dei miei malanni fisici, non ha mai visto la mensola di casa mia.

Niente cronaca della gara, non è questo lo scopo di questo blog, se non per dirvi che come nelle migliori competizioni, non sono mancati ogni sorta di tatticismi sulle strade della riviera del brenta. Denis parte veloce, assieme ad Andrea e Patrizio. Molto più indietro io, Cristiano e Francesca, con l'intenzione di fare una gara tattica impostando un ritmo costante. 
La summa ultima vedrà Denis rallentare vistosamente al 15 km e chiudere in 1.43, Patrizio faticare per portare a casa un sempre onesto 1.40, Andrea "volare" al traguardo fermando il cronometro ad 1.33, io, come da programma 1.44, mentre Cristiano, dopo essere stato raggiunto da me al 12 km e da Francesca al 15-esimo, finisce in 1.50 e Francesca dopo aver raggiunto Cristiano, viene assalita dal solito dolore al ginocchio e "zoppica" fino al traguardo in 1.56.

Grazie a tutti, comprese Erika ed Emanuela e Paolo che ci hanno supportato,   per questa bella domenica di sport, amicizia e divertimento.
Alla prossima.
Let's Run4Fun.

giovedì 2 aprile 2015

29/03/2015: Rovigo Half Marathon. Rovigo (RO).


Una parte degli storici Run4Fun

No! Non ho sbagliato a scrivere la data, non vi state nemmeno sbagliando a leggerla! Sono davvero passati quasi 2 anni dall'ultima volta che ho spillato un pettorale su di una maglietta da running.
Sono stati anni difficili, principalmente dal punto di vista sportivo, ma non solo.

Non voglio tediarvi con pedanti riassunti sulla condizione della fascite plantare che mi fa zoppicare da tempo, non vi voglio parlare di visite, terapie, pareri, tempo e denaro sprecato nel tentativo di trovare almeno un colpevole per questa mia assenza forzata. 
Voglio invece parlarvi delle cose positive, delle sensazioni di euforia, di gioia, ma anche di ansia e timore che si provano già da qualche giorno prima della gara. Sensazioni che non avevo completante dimenticato, ma che erano oramai solo un lontano ricordo, offuscate, sopite, ma che, come braci che ardono sornione sotto la cenere, non hanno tardato, con l'aiuto di un rivolo d'aria, a ridiventare un fuoco ardente.
L'aria è stata quella del mio capoluogo di provincia,Rovigo, unica città del circondario colpevolmente orfana, fino a domenica scorsa, di una competizione podistica su di una distanza tra le più belle: la mezza maratona.
Una prima edizione è per me un esca troppo golosa, un po come il ritornello di "ammazzalavecchia" per Roger Rabbit, così, con il classico colpo di testa chiamo Michele per farmi iscrivere nella lista dei partenti. L'idea era quella di correre un 10.000, tanto per saggiare se fossi stato in grado di coprire quella distanza senza fermarmi e senza grossi problemi muscolari, l'idea poi si è modificata durante la gara, ma questa è un'altra storia come direbbe Lucarelli. 
Preparare la borsa la sera precedente, aspettare che arrivino gli amici in macchina, il viaggio, l'eterna diatriba su maglia lunga o maglia corta, una serie infinita di emozioni una dietro l'altra che sono culminate con l'intruppamento dietro il gonfiabile, le voci, gli odori, i colori degli altri podisti ed infine "l'orgasmo" dello sparo.

Il resto è solo gioia, anche quando al decimo chilometro, lusingato dal mio compagno di avventura Cristiano decido di proseguire entrando in un mondo sconosciuto da tempo, o al quindicesimo quando il mio corpo mi ha ricordato che sarebbe ora di fermarsi ma oramai ero troppo lontano dall'arrivo per pensare ad una passeggiata a ritroso, fino agli ultimi due dove ebbro di endorfine ho persino tentato di accelerare staccando il mio fraterno amico inseguendo chissà quale fantasma di me stesso. 
Arrivo, taglio il traguardo alzo le mani in un gesto allo stesso tempo liberatorio e scaramantico e blocco il cronometro sotto l'ora e 55. Dopo le foto di rito, mi aggiro per la piazza gremita, con la medaglia al collo ed il sorriso ebete che avrebbe un ragazzo che ha appena ottenuto un appuntamento dalla più bella ragazza del liceo, consapevole che dentro al mio petto batte ancora un cuore malato di corsa.
Let's run4fun!