lunedì 2 aprile 2012

01/04/2012: 17^ corsa dell'aglio. Voghiera (Fe)


Mi ci sono volute un paio di settimane per riprendermi delle fatiche della Riviera Classic. 
Come al solito, i primissimi giorni dopo una competizione faticosa, sono quelli del "Mai Più" che si tramutano in quelli del "Più avanti" per poi divenire, inesorabilmente, quelli della "Voglia da matti".
Questa volta c'è anche mio figlio Luca, che nella complicata categoria dei "Ragazzi" tenta di ricavarsi, riuscendoci, un posto tra i premiati. 
Il viaggio è tranquillo; la signorina Tom Tom ci guida sapientemente tra le strade della campagna ferrarese dove, riflettiamo, è più facile perdersi che nel centro di New York.
Dopo aver espletato le formalità burocratiche ci cambiamo nell'attesa di veder partire il giovane Luca. 
Contrariamente ai giorni precedenti la temperatura non è altissima e tutta la gara sarà caratterizzata da un fastidioso vento che, quando soffia contrario, rende difficoltoso mantenere il ritmo impostato.
Terminata le gare della mini podistica, Luca sarà quarto della sua categoria, iniziamo a prepararci per la nostra competitiva. 
Partiamo senza troppa convinzione formando quasi involontariamente un gruppetto formato da me, Enrico, Denis, Angelo e Michele, poco più indietro si accodano i fratelli Pregnolato. Tengo gli occhi fissi sulla maglia arancione di Michele e nel frattempo sprono Denis ed Enrico a fare altrettanto. Mentre vedo allontanarsi il buon Mec, non resisto alla tentazione di seguirlo e fatalmente perdo prima Enrico, che preferisce impostare un altro passo e poi Denis, che si ferma la ristoro del 5^ chilometro, mentre io proseguo indefesso. Inanello qualche split vicino ai 4'30" al km ma mi accorgo, di li a poco, di aver chiesto troppo alla mia precaria forma fisica ed insufficiente preparazione ed infatti corro gli ultimi tremila metri cercando ossigeno con la bocca spalancata e qualche briciolo d'energia nascosta più tra le pieghe della corteccia celebrale che nei muscoli delle gambe. Finisco in 50 minuti e qualche secondo con tanta gioia nel cuore ma con altrettanta fatica da smaltire nelle gambe.  
Eleggo questa gara a regina delle stranezze visto che sino all'ultimo non si è ben capito se i chilometri da percorrere fossero 10 ( come stava scritto sui volantini e nei tabelloni lungo il percorso) o 11 come effettivamente si sono rivelati. Strana anche la scelta di far fare alle donne il "giro corto" assieme ai veterani impedendoci di godere della loro compagnia durante la gara da un lato, e falsando le andature di noi poveri run4funer delusi dal vedere tanta gente partire così veloce da non riuscire a seguirli.
Ci sentiamo alla prossima.
Let's run4fun.



4 commenti:

  1. Come organizzatore, volontario della CORSA DELL’ AGLIO e qualche volta podista, mi sento parte in causa leggendo quanto scritto dal Sig Snupo.
    Leggendo attentamente si evince che la persona che firma il Blog , non e’ a conoscenza del regolamento UISP che regola le gare che fanno parte del campionato Provinciale di corsa su strada, ma di questo apriro’ una parentesi successivamente.
    Le critiche espresse dal mio punto di vista non sono costruttive , perche’ dettate dalla non conoscenza e come tali da me saranno trattate, in quanto non aiutano sicuramente a migliorarsi.
    Mi trova pienamente d’ accordo ( e di questo mi scuso) sull’ errore di dicitura del volantino che riporta un chilometraggio errato 10 Km anziche’ 11Km, da 17 anni ad oggi il percorso e’ sempre lo stesso, ma chi partecipa per la prima volta non puo’ saperlo (e come nel suo caso puo’ dimostrarsi un grosso problema.)
    Faccio comunque notare che sino a pochi istanti prima della partenza, lo speaker ha piu’ volte annunciato che il volantino riportava un chilometraggio errato.
    Il percorso per la sua totalita’ e’ segnalato da tabelle bianche con numeri verdi posizionate sul lato destro della carreggiata, che riportano fedelmente quanti Km mancano all’ arrivo.
    Dopo aver fatto il primo giro all’ interno del paese (1030 mt) si transitava sotto l’ arco giallo di arrivo, trenta metri prima ( dell’ arco) era posizionato il cartello 10 Km all’ arrivo ,per cui se dopo aver percorso 1 Km ne mancano 10 il percorso totale della gara e’ di 11 KM.( la stanchezza a volte gioca brutti scherzi)
    Sono d’ accordo con lei, la presenza femminile allevia le fatiche del podista ma come gia’ espressamente evidenziato in precedenza la CORSA DELL’ AGLIO fa parte delle gare che assegnano punti per il campionato provinciale e deve osservare il regolamento UISP che prevede che Donne, Veterani, Allievi ed Allieve corrano su percorso ridotto ( Forse era sfuggita anche questa sfumatura)
    Rimango comunque perplesso leggendo ancora una volta il suo post di quanto puo’ essere “ COMPLICATA” la categoria RAGAZZI per i nati nel 1999 e 2000 cosi’ come riportato nel volantino ( in questo caso consiglio di rivolgersi agli organizzatori o ai giudici di Gara)
    Penso che esternazioni su internet quindi alle merce’ di tutti come quella da lei pubblicate Sig. Snupo facciano solo del male a chi si prodiga per mesi, per far trascorrere a noi podisti una giornata di sano divertimento.
    Non me ne voglia, la saluto cordialmente come podista e spero in futuro di poter bere un caffe’ in sua compagnia.
    Ritengo che il mondo del podismo si basi su sani principi e sull’ amicizia, che la ritengo elemento basilare per la pratica dello sport

    Paolo

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    1. Carissimo Paolo, leggo con rammarico il suo commento a quanto scritto sul mio blog. Credo che il mio "personale" parere non meriti tanta attenzione. Il motivo ed il tono con cui il commento in qestione è stato scritto era di tutt'altro tenore, decisamente lontano dalla critica che, come può evincere se volesse farmi l'onore di leggere gli altri commenti di questo blog, non è senza dubbio il filo rosso che lega la narrazione di tutte le mie (e dei miei amici) esperienze podistiche.
      Lo scopo è quello di raccontare storie di amicizia, fatica e sano divertimento, gli stessi principi fondanti da lei citati nella sua risposta.
      E' possibile che una scrittura frettolosa da parte mia non abbia dato l'esatta sfumatura a quanto scritto e di questo le chiedo scusa perchè anch'io, come lei, sono spesso impegnato nell'organizzazione di eventi sportivi e conosco bene quale sia l'impegno profuso, rigorosamente non retribuito, in ogni manifestazione.
      Le considerazioni, personali ripeto, sulla stranezza di non avere le donne a correre con noi erano puramente goliardiche e, come lei giustamente nota, il regolamento UISP era lontanissimo dai miei pensieri.
      Concludo spiegandole che la dicitura "complicata" della categoria dei ragazzi era legata al periodo della vita dei nostri giovani podisti, che crescono dalla notte al mattino, e spesso ci si trova a vedere gareggiare assieme giganti di 1.80 mt con bambini/e di 1.50 mt ... ma la cosa è da attribuire agli ormoni piuttosto che alle organizzazioni. Anzi, forse, quella vista domenica scorsa è stata una tra le scelte di categorizzazione più consone che io ricordi ... per quanto le categorie dei ragazzi rimangano sempre "complicate" da gestire.
      Detto questo,facendole notare che di fronte alla libertà di poter esprimenre le mie opinioni lei ha avuto il sacrosanto diritto di replica, sarò ben lieto di bere un caffè con lei e di chiaccherare, come tutti i podisti, di corsa, scarpe, levatacce e ...amicizia.
      Let's run4fun!

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    2. Ben venga un ottimo caffe' sempre in amicizia parlando di podismo
      Cordiali saluti.
      Paolo

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  2. I admire your dedication to running despite the challenging conditions.

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