domenica 22 aprile 2012

22/04/2012:12^ Camminata dell'asparago. Mesola (FE).

Mattinata complicata, dal punto di vista metereologioco, quella  di questa domenica di aprile che ha visto l'intera famiglia impegnata nella 12^ edizione della camminata dell'asparago.
L'incertezza su come vestirsi ha condizionato pesantemente l'intera opera di preparazione tanto che, come al solito siamo arrivati sulla start line della mini (500 mt per la piccola Camilla, 1.500 per Luca) con il pettorale da appuntare ed i pantaloni della tutta a mezza gamba.
Terminate le "operazoni" minipodistica, si cominacia a fare sul serio. Questa volta siamo arrivati sul luogo della gara un po' alla spicciolata quindi incontro i protagoinisti di questa domenica di sport quasi per caso un po'qua e un po' la. Mentre scambio qualche chiacchiera lo sparo dello start rompe il brusio. Mi accorgo di non avere scelto con chi o su di chi fare la mia gara oggi. Spaesato, guardando avanti ed indietro, vedo Gianluca che allunga subito in maniera preoccupante, mentre più indiero Denis ed Enrico si assetano su di un passo che ritengo troppo blando.. "pazienza correrò da solo!", penso!
Poi, la svolta, Angelo mi raggiunge ed assieme proviamo ad inseguire Patrizio che scorgiamo qualche centinaio di metri avanti. La caccia prosegue all'interno della splendida pineta di Mesola dove lascio indietro Anglelo e rosicchio un metro dietro l'altro a Patrizio.
In un cambio di direzione i nostri sguardi si incrociano e, vedendomi scoperto, gioco la carta psicologioca sentenziando che lo avrei raggiunto di li a poco. L'inseguimento ha il suo ineluttabile epilogo al settimo chilometro quando sentendomi ansimare alla sue spalle il buon Patrizio  sentenzia :-" Sei arrivato!?" e si rassegna al sorpasso.
Chiudo gli ultimi tre km cercando di incrememntare il distacco su quelli che sono diventati i miei inseguitori e taglio il traguado dopo poco più di 46 minuti di sofferenza allo stato puro.
Ottima, come al solito, l'organizzazione.abbiamo apprezzato Il canonico mazzetto di asparagi con la pasata come premio di partecipazione ed il fatto che venissero premiati tutti i partecipanti alle mini podistiche.

lunedì 2 aprile 2012

01/04/2012: 17^ corsa dell'aglio. Voghiera (Fe)


Mi ci sono volute un paio di settimane per riprendermi delle fatiche della Riviera Classic. 
Come al solito, i primissimi giorni dopo una competizione faticosa, sono quelli del "Mai Più" che si tramutano in quelli del "Più avanti" per poi divenire, inesorabilmente, quelli della "Voglia da matti".
Questa volta c'è anche mio figlio Luca, che nella complicata categoria dei "Ragazzi" tenta di ricavarsi, riuscendoci, un posto tra i premiati. 
Il viaggio è tranquillo; la signorina Tom Tom ci guida sapientemente tra le strade della campagna ferrarese dove, riflettiamo, è più facile perdersi che nel centro di New York.
Dopo aver espletato le formalità burocratiche ci cambiamo nell'attesa di veder partire il giovane Luca. 
Contrariamente ai giorni precedenti la temperatura non è altissima e tutta la gara sarà caratterizzata da un fastidioso vento che, quando soffia contrario, rende difficoltoso mantenere il ritmo impostato.
Terminata le gare della mini podistica, Luca sarà quarto della sua categoria, iniziamo a prepararci per la nostra competitiva. 
Partiamo senza troppa convinzione formando quasi involontariamente un gruppetto formato da me, Enrico, Denis, Angelo e Michele, poco più indietro si accodano i fratelli Pregnolato. Tengo gli occhi fissi sulla maglia arancione di Michele e nel frattempo sprono Denis ed Enrico a fare altrettanto. Mentre vedo allontanarsi il buon Mec, non resisto alla tentazione di seguirlo e fatalmente perdo prima Enrico, che preferisce impostare un altro passo e poi Denis, che si ferma la ristoro del 5^ chilometro, mentre io proseguo indefesso. Inanello qualche split vicino ai 4'30" al km ma mi accorgo, di li a poco, di aver chiesto troppo alla mia precaria forma fisica ed insufficiente preparazione ed infatti corro gli ultimi tremila metri cercando ossigeno con la bocca spalancata e qualche briciolo d'energia nascosta più tra le pieghe della corteccia celebrale che nei muscoli delle gambe. Finisco in 50 minuti e qualche secondo con tanta gioia nel cuore ma con altrettanta fatica da smaltire nelle gambe.  
Eleggo questa gara a regina delle stranezze visto che sino all'ultimo non si è ben capito se i chilometri da percorrere fossero 10 ( come stava scritto sui volantini e nei tabelloni lungo il percorso) o 11 come effettivamente si sono rivelati. Strana anche la scelta di far fare alle donne il "giro corto" assieme ai veterani impedendoci di godere della loro compagnia durante la gara da un lato, e falsando le andature di noi poveri run4funer delusi dal vedere tanta gente partire così veloce da non riuscire a seguirli.
Ci sentiamo alla prossima.
Let's run4fun.