lunedì 19 marzo 2012

18/03/2012. 2^ Riviera Classic. Ventimiglia-Montecarlo

Se vi dicessi che ho attraversato correndo tre stati potreste pensare che sono diventato un gran bugiardo oppure che sono improvvisamente impazzito e, come un novello Forrest Gump, mi sono convertito alle imprese epiche come le ultramaratone o altre amenità del genere. Niente di tutto questo, semplicemente io ed il mio amico Denis “Zizzagna” Laurenti ci siamo cimentati nella bellissima Riviera Classic, gara  podistica  sull’anomala distanza 24 km organizzata dalla federazione sportiva monegasca nata dalle ceneri della maratona della Riviera, giunta quest’anno alla seconda edizione. Questa volta glisso volutamente sulla parte extra gara, peraltro eccezionalmente organizzata dall’inesauribile Giancarlo dello SPORT LIFE di Bovolone (VR), per concentrarmi sulle sensazioni della gara. Le parole con cui sintetizzerei questa bellissima gara esperienza sono: FATICA, MERAVIGLIA, e FOTO.

Il percorso è davvero duro. E’ impossibile trovare un ritmo regolare a causa dell’alternanza di salite e discese, tant’è che pur non avendo il cardiofrequenzimetro sono sicuro di aver raggiunto delle frequenze proibitive alla fine delle salite.
Il percorso è anche paesaggisticamente bellissimo. La costa che porta da Ventimiglia a Montecarlo è meravigliosa e, tra calli, promontori ed insenature, mi capita talvolta di perdere il senso del tempo e della distanza. Se non ci fossero gli altri “maledetti” podisti a  costringermi a correre, potrei davvero fermarmi ogni dieci minuti sul ciglio della strada ad ammirare le onde infrangersi sulla costa.

Il percorso  è  anche fotografato. La filosofia “Giustissima”, con la quale Denis ha deciso di affrontare questa gara è quella del turista e , come ogni turista che si rispetti, ogni scorcio, ogni situazione bizzarra o pittoresca è un ottimo pretesto per scattare una foto. Ecco allora, sotto la sguardo tra l’attonito ed il divertito degli altri runner,  la foto in salita, quella in discesa, quella mentre si corre, quella al ristoro, una al confine con la Francia, un’altra in galleria  e così via, fino a raggiungere l’apice con il filmato integrale dell’ultimo chilometro. Che dire? Fenomenale!
Finiamo in poco più di due ore, cinque minuti in più di quanto avevamo, con velleità, dichiarato prima della partenza, ma senza nessun rimpianto per la nostra condotta di gara. Una bella doccia calda in uno spogliatoio tutto per noi mette la ciliegina su questa magnifica torta in crema monegasca.

Let’s run4fun.

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