Avevamo un simbolico e piacevole tributo da
pagare,una promessa fatta ai ragazzi di Bovolone che ci avevano accompagnato
durante l'avventura romana con il testa il bravo Giancarlo Barbieri.
Così messa in piedi non senza patemi la sestina
"vincente" formata da me, Gianluca, Michele, Alessio, il presidente Umberto e un
redivivo Damiano,con buona pace del grande assente Denis abbiamo deciso di
cimentarci anche in questa nuova esperienza: la Bovolonissima, una staffetta a
squadre composte da 6 atleti che si alternano in altrettante batterie.
Era dai tempi delle scuole medie (praticamente una
vita fa) che non mettevo più le scarpette sul tartan di una pista di atletica e
devo dire che la sensazione è stata bellissima.
Ma andiamo con ordine. L'inusuale partenza
pomeridiana ha sfasato un po'le classiche routine del pre-gara, quindi niente
pranzo ma, consci delle limitate possibilità agonistiche, abbiamo puntato molto
sul ristoro post gara e siamo partiti, qualcuno sul furgone di Damiano, qualcuno
sulla macchina di Michele alla volta di Bovolone carichi di speranze e
vettovaglie.
La manifestazione ci è parsa subito ottimamente
organizzata ed i partecipanti di un livello davvero elevato. Appena arrivati ci
siamo accomodati su di un tavolo riservato al nostro TEAM che abbiamo
prontamente protetto con un paio di ombrelloni che avevamo portato sperando
nella clemenza del meteo.
Della gara non c'è molto da dire. Ogni uno di noi ha
corso secondo le proprie possibilità ed il proprio "stile di corsa"; chi parte
forte e arriva forte, chi parte piano per poi accelerare nel finale, e chi
invece alla fine scoppia perché ha dato tutto. Ogni uno dei nostri eroi inanella
dagli 11 ai 13 giri sotto una pioggia battente che durante la gara infastidisce
relativamente, ma durante le attese, coadiuvata da un forte vento freddo,ha
gelato animi e corpi del sestetto delle meraviglie.
Le batterie si sono susseguite veloci e organizzate:
doppio controllo alla partenza e due chip per ogni squadra che davano i tempi e
le velocità al millesimo di secondo (ho sentito addirittura qualcuno sorteggiato
per l'anti doping); classifiche consegnate pressoché in tempo reale dopo ogni
frazione da una simpatica ed infreddolita signorina; pasticcini per un pronto
recupero di zuccheri.
Alla fine tutti premiati e contenti, calzini offerti
dallo SPORT LIFE di Giancarlo, maglia tecnica Adidas dell'Altetica Bovolone e
uno scatoloncino di generi di conforto ad ogni componente del gruppo.
Unica nota negativa la lungaggine nella consegna dei
premi, cosa tuttavia inevitabile visto che sono stati premiati praticamente
tutti e 258 gli atleti presenti qualcuno con più di un premio, che ci ha
"costretto" a tornare a casa dopo le nove, stanche e infreddoliti ma felici di
aver fatto anche questa particolare esperienza.
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