Cosa meglio di questa classica 11 km di
Dicembre per mettere alla prova lo stato delle nostre gambe e dei nostri
polmoni.
Formazione al gran completo. Io, Denis
e Cristiano in prima fila e poi Michele, Gianluca, Alberto e Walter e molti
altri amici di run4fun si sono sfidati nella consueta umida nebbia di questa
corsa giunta ormai alla sua settima edizione.
Il fattore clima gioca un ruolo
fondamentale in occasione di questi eventi. Ovviamente influenza la
partecipazione di concorrenti e pubblico, ma incide anche sul nostro umore e sul
modo di percepire l'evento. Dopo l'iscrizione comincia il consueto balletto su
:-" ma tu ti spogli subito?"; -"ma tu corri con i guanti?"; -"ma ci dobbiamo
scaldare correndo? Non possiamo stare in macchina con il motore acceso?". Tanto
basta ad alleggerire il clima ed a rendere le nostre alzatacce domenicali, una
festa anziché un sacrificio.
Dopo le consuete gare per i più
piccoli, dove segnalo la vittoria di categoria del piccolo Nicola Veronese, ci
siamo allineati per la partenza che ci sorprende impegnati a prenderci in giro a
vicenda scegliendo ogni uno il proprio compagno/avversario di gara.
Il "solito" Gianluca schizza via
impostando un passo poco lontano dai 4' al km, troppo per me e Cristiano che
decidiamo una velocità più vicina alle nostre "corde" seguiti a poca distanza da
Denis e Michele quest'ultimo stranamente attendista.
Passato il primo dei due giri, incitato
dall'amico Paolo che indossando per l'occasione i panni di organizzatore
inneggia ad un fantomatico Kenyano di Porto Viro, rompo gli indugi e provo a
staccarmi dal gruppo che mi ha accompagnato per i primo 5 chilometri e mezzo.
Cristiano mi abbandona ed in uno dei saliscendi del bel percorso arginale,
intuisco la sagoma di Patrizio che mi è a distanza di sicurezza ingaggio una
silenziosa lotta con un podista che dopo essere stato sorpassato mi segue come
un'ombra e cerco di puntare altri obiettivi davanti a me. Una bella ragazza o un
tizio con un buffo cappello. Il traguardo si avvicina, poco prima dell'arrivo
vedo Giuliano "Alan" e provo a dare ancora qualcosa per vedere di sorpassarlo
ormai manca meno di un chilometro e dentro il mio cervello, a corto di ossigeno,
cerco di decidere quando lanciare la volata per staccare definitivamente il
runner che mi ha "francobollato" per tutto il secondo giro. Ma ecco
l'imponderabile, dalla nebbia adriese spunta Michele che sembra letteralmente
volare sulle gambe, non faccio in tempo a realizzare quello che sta succedendo
che mi è ormai troppo lontano per tentare una qualsiasi azione e poi sono
veramente agli sgoccioli tanto che il mio "amico ombra" approfitta del momento
di smarrimento per piazzare la zampata vincente e lasciarmi "sui blocchi" stanco
ed incredulo. Che bella gara!
Appuntamento a Reggio
Emilia.
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